L’oro da sempre ha costituito un buon investimento, ed infatti in questi anni di crisi economica ma anche in quelli di prosperità è riuscito a resistere mantenendo comunque il suo valore nel tempo. Sappiamo infatti come le valute ed anche le materie prime industriali, al contrario, si siano comportate instabilmente e hanno anzi perso valore. Probabilmente perché l’oro, a differenza di questi ultimi è sempre stato acquistato per coprirsi proprio dai rischi di inflazione, tant’è che molti investitori vedono in esso un bene rifugio e il suo valore nel tempo è rimasto sempre piuttosto stabile. Questo è dovuto anche al fatto che non entra direttamente nelle politiche economiche dei vari Paesi e perché, a differenza di alcuni beni cartacei, non può nemmeno essere congelato. Pertanto i governi e le banche centrali, lo detengono come riserva monetaria internazionale.
Anzi, negli ultimi anni è ritornato di moda proprio considerare la possibilità di fare un investimento nel metallo giallo e pertanto, se prima sembrava essere destinato alla via del tramonto, adesso si pensa a giusta ragione che le sue caratteristiche siano meritevoli di attenzione. Sembra quasi che sia scoppiata una vera e propria febbre dell’oro, rispetto ad un decennio fa, e che questa non abbia nessuna voglia di fermarsi.
Dal 2010 la Cina si è buttata nell’oro, ovvero sta acquistando quantità del metallo giallo ad una velocità sorprendente e non si capisce bene il perché e si pensa che ciò sia dovuto a diversi fattori, anche perché il Paese tra l’altro risulta tra i primi produttori mondiali di oro, pertanto in realtà non avrebbe neanche bisogno di acquistarlo. Tra i motivi che hanno spinto la Cina a questa sfrenata corsa all’acquisto dell’oro probabilmente vi sarà il fatto che abbia visto in esso una valida alternativa ai Buoni del tesoro americani all’acquisto dei quali da anni era legata e nei quali ultimamente, a causa dell’instabilità del sistema finanziario, ha preferito diminuire i propri investimenti. La stessa cosa ha interessato la moneta cartacea, in quanto anche questa sta diventando piuttosto instabile. Insomma, comunque stanno le cose, l’oro rimane sempre agli occhi di molti un buon investimento, tanto che in Cina non solo è il governo a farne scorta ma anche i cittadini, se si pensa che negli ultimi 3 anni questi abbiano comprato una percentuale di oro che si aggira attorno al 50 % di tutto quello che nello stesso periodo hanno comprato tutti gli investitori di Wall Street.
E così, se sino ad un decennio fa il valore dell’oro era in discesa e chi investiva in esso era preso per pazzo, adesso invece la sua quotazione da 300 dollari all’oncia del 2002 ha superato in questi giorni di pochi centesimi il record storico di 1432,50 dollari l’oncia che era riuscito a raggiungere a fine 2010, in seguito ai disordini che stanno accadendo in Medio Oriente e nel Nord Africa. Ciò è infatti anche dovuto all’inflazione causata dall’aumento dei prezzi delle materie prime ed in particolare del petrolio, che in questi giorni ha superato il prezzo di 115 dollari a barile.