In un periodo di crisi economica come quello che negli ultimi anni sta vivendo il nostro paese,
il termine ” mutuo ” è entrato prepotentemente nel nostro vocabolario, dal momento che per
parecchi passi importanti della vita di ogni cittadino in un paese in cui il costo della vita è molto
più alto degli stipendi medi , un prestito è davvero l’unica soluzione.
E , parlando del mutuo , di prestito si tratta.
Il mutuo, infatti , è un vero e proprio contratto in cui la figura legale detta mutuatario cede in
prestito denaro oppure altri beni in cambio di una garanzia.
Il mutuatario classico , almeno nel nostro paese , è un qualsiasi istituto di credito , una banca
che concede un fido di cifre di altissimo rilievo in cambio di garanzie sulle quali rivalersi nel
caso in cui chi prende il mutuo non sia in grado , ad un certo punto , di continuare a ripagarlo.
Il mutuo più diffuso in Italia negli ultimi anni è proprio quello immobiliare , visto che in tempi di crisi
il bene primario che merita l’indebitarsi , anche se per anni , è proprio la casa.
Spesso in questi casi la garanzia è proprio la casa stessa , sulla quale viene accesa un’ipoteca che ,
a debito definitivamente estinto , il neo proprietario dell’immobile può decidere di cancellare
dalla Conservatoria dei Registri Immobiliari.
Da un punto di vista formale si tratta di un vero e proprio contratto che permette di stabilire , una
volta scelto il tipo di contratto , in quale forma ed in quali cifre restituirlo.
Ma se si creano problemi nel corso del tempo, oppure si dispone , fortunatamente , di cifre più
alte da investire nella restituzione del prestito bancario , allora si può ricorrere alla rinegoziazione ,
per modificare le regole di restituzione cui ci si vincola alla firma del contratto stesso di mutuo.
Tal volta tale meccanismo economico viene confuso con la sostituzione del mutuo , cosa completamente differente , dal momento che in questo secondo caso si tratta di richiedere un secondo mutuo
a condizioni differenti , per poter saldare il primo mutuo ed in questo modo cancellarlo definitivamente.
Per quanto riguarda la rinegoziazione , invece, ci si deve recare presso l’Istituto di Credito mutuatario e discutere le particolari richieste direttamente con la direzione della Banca che ci ha concesso il
prestito.
Il vero vantaggio di questa operazione rispetto ad una sostituzione di mutuo è che , trattandosi
dello stesso Istituto di Credito , e dello stesso contratto , ogni modifica può essere effettuata senza
il bisogno di ricorrere ad un nuovo atto notarile , con grande risparmio di tempo e di denaro.
Al contrario , la sostituzione prevede che il nuovo contratto venga stipulato con l’aiuto di un notaio , che va ovviamente pagato a parte.
Svantaggio , però , è che i due contraenti non possono cambiare , quindi la banca , anche se
se ne trova una con costi più vantaggiosi , deve rimanere quella dell’apertura del contratto.
In conclusione, può essere un’operazione vantaggiosa a seconda delle proprie esigenze.