Mutuo a Tasso Fisso – Definizione e Significato


Risulta essere in articoli come questi che mi rendo conto che tutti i miei anni di studi di economia ed estimo sono serviti ad accrescere sensibilmente la mia conoscenza in questo settore, e noto che questo mio bagaglio culturale spesso mi aiuta nelle mie scelte quotidiane.
In questo articolo cercherò di condividere con voi, cari lettori, tutta la mia conoscenza sui mutui e sui conseguenti tassi FISSI o VARIABILI che vi si presenteranno.

Innanzitutto iniziamo con il definire cosa risulta essere un tasso. Un tasso di interessi è la somma di denaro espressa in percentuale per indicare la quantità di soldi, in più, che dovranno essere restituiti ai vostri creditori (banche o finanziarie…alle volte anche usurai). In genere questo tasso si aggira tra il 2 e il 10 % , tutte le percentuali superiori vi consiglio di non tenerle neanche in considerazione (a meno chè non fosse proprio l’unica soluzione possibile) .

Chi ha già fatto un mutuo per la casa o la macchina saprà bene le tipologie di risanamento del mutuo: di solito ci vengono proposte 2 soluzioni: MUTUO A TASSO VARIABILE e MUTUO A TASSO FISSO, delle volte c’è caso che ci propongano anche soluzioni miste tra il tasso variabile e il tasso fisso, ma non le prenderò in considerazione in questo mio articolo dato che sono delle rarità.

Partiamo dal TASSO VARIABILE: questa tipologia di pagamento del mutuo in corso tiene in considerazione l’andamento della moneta, e quindi dell’inflazione. Consiste nel prestarvi i soldi per poi chiedervi un tasso di interessi che varia semestralmente o annualmente (dipende dalla banca) in base all’andamento della moneta e quindi della Nazione. Nel caso dell’unione europea, dove è presente la moneta unica, questo tasso può variare in base all’economia del paese in cui si effettua questo tipo di mutuo. Io personalmente sconsiglio sempre la scelta di questo tipo di mutuo; questo perché tutti gli enti eroganti di mutui a tasso variabile, sia nei volantini che nelle pubblicità televisive e radiofoniche, propongono un tasso moto basso, ma questo sarà solo il tasso di ingresso, dopo pochi mesi il tasso (anche se non è cambiata la situazione economica della nazione) aumenterà fino a raggiungere il così detto tasso di regime che è il tasso effettivo dell’andamento dell’inflazione. Spesso, molte persone vengono persuase da questo tasso di interesse bassissimo e poi rimangono deluse perchè si sentono prese in giro una volta che il tasso di ingresso si trasforma nel tasso a regime.

Diversa cosa è invece per il tasso fisso: questo tasso non subisce alcuna variazione neanche se scoppia una guerra nella vostra nazione. Sicuramente nel momento in cui farete il mutuo, il tasso fisso vi sembrerà meno economico, ma vi posso assicurare che con il tempo vi troverete anche meno sorprese e, a lungo andare, vi accorgerete che rispetto al tasso variabile avrete anche risparmiato qualcosa.
Unica accortezza: non confondete il mutuo a tasso fisso con un mutuo a tasso opzionale che è praticamente un mix dei 2 mutui elencati: per quest’ultimo, gli svantaggi, saranno simili al mutuo a tasso variabile.

Spero di esservi stato utile e se vi è possibile: cercate di non fare dei mutui.