Parole da non Scrivere in un Curriculum


Oltre 2200 responsabili delle assunzioni, insieme ai professionisti delle Risorse Umane, hanno classificato le migliori e le peggiori parole chiave da inserire in un curriculum, per chi cerca lavoro. Il sondaggio – condotto da Harris Poll per conto di CareerBuilder – ha portato a stilare una lunga lista composta da diversi verbi di azione di forte impatto, che un selezionatore gradisce molto vedere sul curriculum.

Per esempio, la parola “raggiunto” è apprezzata moltissimo nel 52% del cv, ma anche “migliorato”, “gestito”, “creato”, “risolto”, “aumentato”. Questi termini lasciano un forte senso di professionalità, ambizione e problem solving, tutte caratteristiche che è bene mettere in luce non solo scrivendole ma anche lasciandole trasparire dallo stile di scrittura.

Non solo i verbi, però, possono creare punti a favore del candidato ma anche la parola “idee” può racchiudere grandi prospettive: usarla nel cv mostra apertura mentale e voglia di fare, certo facendo sempre attenzione a non abusarne.

Il sondaggio rivela anche la terminologia che potrebbe portarvi all’insuccesso. In questa categoria troviamo soprattutto gli aggettivi, spesso usati a sproposito nella descrizione personale e delle proprie capacità. Troppo generici come “solare”, “socievole”, “creativo” possono risultare inconcludenti, meglio quindi entrare nello specifico come ad esempio “estroverso”, “capace di intrattenere e gestire rapporti con le persone”, “adatto a lavorare in team” (con esempi di progetti svolti), “brillante”, “estroso nell’ambito grafico virtuale”.

I 15 termini più abusati, che quindi è bene evitare, sono: dinamico, creativo, responsabile, analitico, efficace, motivato, specializzato, sperimentale, multinazionale, strategico, esperto, paziente, intraprendente, innovativo, con comprovata esperienza. È decisamente meglio evitare l’elenco della spesa, fatto di parole banali e vuote, e piuttosto scrivere meno qualità e soft skill ma ben strutturate, con perifrasi brevi ed incisive, ed esempi concreti.

Inoltre, si sa che l’attenzione ai dettagli è il trucco per avere successo là dove altri non li curano. Come fare nel pratico? Usate i sinonimi. Sono di grande importanza per rendere il testo fluido, per mostrare capacità di gestione del lessico e conoscenze approfondite, nonché ovviamente come abbiamo detto la cura al dettaglio. Sulla stessa linea anche la punteggiatura, mai darle poca rilevanza, è un grave errore.

Non vi resta che controllare il vostro curriculum e inserire i termini che non avevate preso in considerazione.